venerdì 12 febbraio 2021

Banca d'Inghilterra in apprensione per i servizi finanziari del Regno Unito. E attacca la UE

La Brexit non sarebbe stata una passeggiata senza conseguenze, si sapeva da sempre. E che la UE non avrebbe certo steso un tappeto rosso agli affari del Regno Unito, era scontato. Però la Banca d’Inghilterra si lamenta. Il governatore Bailey infatti accusa l'Unione europea di voler tagliare fuori la City dai mercati finanziari europei.

L'attacco della Banca d’Inghilterra

Il motivo per cui il governatore della Banca d’Inghilterra è contrariato, riguarda le condizioni praticate dalla UE al Paese britannico rispetto a quanto fa con gli altri. Sarebbero regole molto più stringenti per lo svolgimento dei servizi finanziari e professionali. 

Quelle richieste ad altri partner, come la Svizzera o gli Stati Uniti, sarebbero invece molto più morbide. Una disparità di trattamento giudicata inaccettabile.
Secondo Bailey questo atteggiamento della UE è sbagliato, perché "condurrebbe alla frammentazione dei mercati, alzando i costi per tutti".

La Brexit monca

Il punto è che l'intesa faticosamente raggiunta riguardo a Brexit, proprio sul filo di lana peraltro, ha lasciato fuori alcuni ambiti molto importanti. Ha disciplinato i rapporti sulle merci, ma non ha toccato la finanza e i servizi in generale. Per questi ambiti in pratica c'è stato un no deal, un divorzio senza intese. Ma le colpe sono più britanniche che della UE. Il desiderio della Banca d'Inghilterra è avere accesso ai mercati europei, ma senza seguire in modo preciso i suoi regolamenti. La botte piena e la moglie ubriaca.

Annotazione operativa. Quando si fanno operazioni sulle valute o sulle azioni, si può seguire una strategia swing trading, che se fatta bene può regalare grandi soddisfazioni.

La City perde lo scettro

Mentre le polemiche continuano, la City però perde terreno. Infatti Bruxelles ha vietato alle aziende europee di scambiare azioni a Londra, e questo le ha costrette a virare verso altre piazze finanziarie. E così iIl mese scorso la piazza londinese è stata superata da Amsterdam come maggior centro di contrattazione di azioni europee. Sul listino olandese sono state scambiate azioni per un valore di 9,2 miliardi di euro al giorno. La City si è fermata a 8,6 miliardi.

Mentre la City ha i suoi bei problemi da risolvere, la sterlina invece sembra abbastanza tonica e ha beneficiato dell'accordo su Brexit. Chi fa forex Ichimoku Kinko Hyo trading ha visto la valuta britannica crescere nell'ultimo periodo, anche se oggi ha perso quota a causa del calo del PIL del 9,9% nel 2020, il più grande calo annuale della produzione mai registrato, a causa della crisi COVID-19 e dei blocchi nazionali.

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