Non sarà facile togliersi di torno il grosso problema dell'inflazione. Anzi, secondo il Fondo Monetario Internazionale dobbiamo prepararci a combattere numerosi shock legati alla corsa dei prezzi.
Il monito della FMI
Il direttore dell'organismo internazionale, Kristalina Georgieva, ha lanciato l'allarme a margine del G7 Finanze, per sottolineare il grosso pericolo che può scaturire dalle mosse delle banche centrali. Combattere l'inflazione causata dalle pressioni sui prezzi dell'energia e dei generi alimentari sarà difficile, senza innescare recessioni economiche. Per questo motivo gli istituti centrali potrebbero adottare atteggiamenti a doppia velocità. Ossia meno aggressivi in alcune fasi è più aggressivi in altre. Proprio per questo, potrebbe non essere l'ultimo shock dovuto all'inflazione.
La situazione dell'Italia
Riguardo in special modo al nostro paese, dopo la forte ripresa a seguito del brusco contraccolpo innescato dalla pandemia, l'economia italiana si trova di nuovo fronteggiare dei venti contrari. Lo scoppio della guerra in Ucraina ci ha creato grossi danni, soprattutto in relazione alla nostra forte dipendenza energetica da Mosca. La crescita annua si stima su livelli più moderati mentre l'inflazione media annua è attesa sul 5,5%.
Il Fondo Monetario Internazionale sottolinea soprattutto la necessità di ridurre in maniera significativa il nostro enorme disavanzo pubblico e il debito nel medio termine.
L'organismo internazionale ci chiede delle riforme strutturali che dal punto di vista fiscale, rendano il nostro sistema più equo.
L'importanza del PNRR
Gli esperti dell'Istituto di Washington sottolineano soprattutto l'importanza di dare attuazione al PNRR, perché il piano potrebbe spingere la produttività e stimolare la crescita economica del nostro paese. In questo modo aumenterebbe la sua capacità di adattarsi alle variazioni dell'inflazione.
Nessun commento:
Posta un commento