Non si placano le tensioni sul fronte energetico. Il prezzo del gas ha sfondato la soglia dei 300 euro al megawattora negli scambi ad Amsterdam, arrivando fino a €315 prima di cedere un poco il passo.
La corsa folle del prezzo del gas
L'attenzione sul prezzo del gas è riesplosa prima dello scorso weekend, dopo l'annuncio di Gazprom di un nuovo stop per manutenzione al gasdotto Nord Stream che rifornisce l'Europa dalla Russia.Questo balzo vertiginoso conferma la peggiore crisi di approvvigionamento degli ultimi decenni. La corsa del prezzo del gas sta spingendo le tariffe energetiche in tutto il continente, contribuendo ad alimentare l'inflazione generale. Colpisce tutti i generi, sia quelli alimentari che non, oltre a incidere sul prezzo (e sulla disponibilità) delle materie prime.
La paura dell'inverno
L'ultima impennata del prezzo fa materializzare di nuovo lo spettro di un inverno all'insegna delle restrizioni e dei razionamenti dei consumi energetici. Una prospettiva che avrebbe fortissime ripercussioni sull'economia, rallentando diverse filiere produttive e spalancando le porte alla recessione.
Crescita shock in due anni
Era dall'inizio della guerra in Ucraina che il prezzo del gas naturale non raggiungeva i €300 al megawattora. Pochi giorni dopo l'inizio del conflitto era arrivato ad un picco massimo di €345, ma poi era sceso nelle settimane successive sui 200.
Per rendersi conto della portata di questa crisi che stiamo vivendo, basta considerare che il prezzo del gas agli inizi del 2021, e cioè nella prima fase acuta della pandemia da Covid, era poco sopra i €25 al megawattora.
Allarme imprese
La corsa dei prezzi energetici, unitamente ad una inflazione attorno all'8%, mette sotto pressione le imprese. Confcommercio sostiene che ben 120 mila aziende sono a rischio fino ai primi mesi del 2023. Parliamo di circa 370 mila posti di lavoro in bilico.
Confcommercio stima che la spesa energetica per il settore terziario ammonterà a 33 miliardi, ossia il triplo rispetto all'anno precedente e più del doppio rispetto al 2019 (14,9 miliardi).
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