giovedì 1 settembre 2022

Consumatori, sta per arrivare una stangata feroce

La crescita dei prezzi non concede tregua alle famiglie italiane, che però il peggio potrebbero ancora viverlo nei prossimi mesi. Per i consumatori infatti si prospetta un autunno caldissimo.

L'inflazione e i consumatori

A causa dei rincari innescati dalla crescita dei prezzi energetici, l'inflazione continua a marciare a un ritmo record. La corsa dei prezzi rischia di mettere in difficoltà migliaia di cittadini ed intere filiere produttive, tanto più adesso che si fa sempre più concreto l'incubo di forniture a singhiozzo da parte della Russia.

Già in questi giorni il gasdotto Nord Stream sarà fermo per manutenzione, e comunque da settimane lavora ad appena il 20% del suo potenziale. Ulteriori interruzioni ci saranno anche prossimamente.

La corsa dell'energia e gli effetti sui prezzi

Questo scenario ha alimentato una corsa rapida del prezzo del gas, che si era anche affacciato ben oltre i 300 euro al megawattora. Un anno fa costava poco più di 25 euro.
Ben presto i consumatori si vedranno recapitate delle bollette da record, e questo vale sia per le famiglie che per gli imprenditori.
Ad ottobre infatti Arera procederà all'aggiornamento periodico delle tariffe di luce e gas. Lo scenario più ottimistico parla di incrementi del +15% per la luce e del +20% per il gas.

I rincari per le famiglie

Il Codacons parla di possibile "stangata" con una media di 711 euro di rincari a famiglia in arrivo in autunno. Il carrello della spesa vedrà aumenti medi dei prezzi del 10% su base annua. Mentre per fare il pieno all'automobile si trovano listini del gasolio più elevati del 16% rispetto allo scorso anno, con la benzina che costa il 6% in più.

La stangata sulle imprese

Intanto già da settimane sono tantissime le imprese che non riescono più a sostenere il costo delle bollette. Per molte di loro la scelta più economicamente sostenibile è abbassare la saracinesca, piuttosto che lavorare con costi altissimi dell'elettricità.

Secondo alcune stime, questa mazzata rischia di mettere fuori mercato 90mila attività. Nessun settore economico è escluso. Verranno messe in difficoltà le imprese del comparto della ristorazione, i bar, le imprese di turismo e terziario, quelle della ricettività alberghiera, le imprese del vetro, della ceramica, del cemento, della plastica, la meccanica pesante, l'alimentazione e la chimica ecc.

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