lunedì 16 gennaio 2023

Spesa obbligata per il 60%, le famiglie italiane sono strangolate dai rincari

Quando il prezzo di un prodotto o di un servizio è ritenuto troppo elevato, si può decidere di non comprarlo. Ma quando questa spesa fa parte di quelle necessarie, si finisce con l'essere costretti a fare delle scelte in ogni caso dolorose. Tagliare il necessario oppure tagliare il non necessario. Perché i soldi non bastano più.
È quello che sta succedendo alle famiglie italiane.

Inflazione e spesa obbligata

In base ad una stima dell'Ufficio Studi della CGIA, la spesa media mensile di una famiglia italiana, per circa il 60% sì riferisce ad alimentari, bevande, trasporti o spese per la casa. Si tratta cioè le spese sostanzialmente obbligate, perché non si può rinunciare al cibo, né a bere, né a muoversi per andare al lavoro, né al mantenimento della propria abitazione.

In particolare, la spesa per le bollette (luce, acqua, gas, rifiuti, etc.), per gli alimenti di prima necessità (pane, latte e carne) e i carburanti (gasolio, benzina, pedaggi, etc.) ammonta ad oltre il 52% della spesa obbligata media annua della famiglia italiana. A causa dei forti rincari energetici, ad esempio, le bollette oggi sfiorano il 54% dell'intero costo della voce “Abitazione, acqua, elettricità, gas e altri combustibili".

L'incidenza delle spese obbligate

Tradotto in termini economici, su una spesa media mensile pari a 2.000 euro, circa 1200 sono destinati agli acquisti obbligati. A causa dell'inflazione, l'incidenza della spesa obbligata è cresciuta di quasi quattro punti percentuali nell'ultimo anno.
Per colpa dell'inflazione quindi spendiamo di più, ma portiamo a casa di meno, e inoltre gran parte della spesa la facciamo per vivere e lavorare.

Quadro geografico

I dati consolidati per ripartizione geografica riferiti al 2021, segnalano come l'incidenza della spesa obbligata su quella totale sia più alta nel Sud e nelle Isole rispetto alle altre aree del Paese.
Una cosa inquietante, che viene messa in evidenza dalla Cgia, è che a partire dal 2017 l'incidenza delle spese obbligate sul totale cresce tendenzialmente fino a toccare la punta stimata per il 2022 del 59,6 per cento. Vivere, quindi, ci costa sempre di più.

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