Nel 2023 la crescita economica sarà complessivamente modesta, mentre nel 2024 riprenderà anche se a ritmo lento. Lo dice il centro studi di Confindustria, che comunque ha ritoccato leggermente in meglio le previsioni precedenti.
Il report sulla crescita economica
Fino all'ultimo report, l'istituto di via dell'Astronomia vedeva una crescita economica zero nel 2023, mentre adesso la stima a +0,4%. Va però precisato che il merito di questo ritocco è di quanto già è successo. In pratica il miglioramento è già avvenuto, ed è una eredità del 2022. Il resto di quest'anno si potrebbe invece definire "di transizione" se non di rallentamento.
Infatti i dati della produzione manifatturiera - che fa da traino a tutto il resto - stanno già segnando una frenata.
Previsioni per il 2024
Per il 2024 (dove non di sarà più alcun effetto Covid) invece l'aspettativa della crescita economica è stata rivista a +1,2%. In questo caso il miglioramento della prospettive è frutto del graduale rientro dell'inflazione, della politica monetaria meno restrittiva da parte della BCE e alla schiarita nel contesto internazionale.
Chiaramente se questi fattori dovessero cambiare, potrebbero offuscare di nuovo il quadro. In special modo le preoccupazioni riguardano le mosse della BCE. Se il ciclo di strette dovesse allungarsi, inevitabilmente la crescita economica ne risentirebbe. "Riteniamo che serva veramente molta cautela da parte della Bce", avverte il vicepresidente di Confindustria Alberto Marenghi.
Inoltre bisogna monitorare i nuovi rischi che si affacciano all'orizzonte, in special modo quelli di instabilità finanziaria, dopo i recenti casi di crisi bancaria in Usa e Svizzera.
Consumi e occupazione
Circa i consumi, Confindustria cede una "dinamica debole" nel 2023, anche per l'erosione dei redditi da parte dell'inflazione. Ne risente il commercio, "in forte rallentamento".
La dinamica dell'occupazione inoltre è a "ritmo smorzato", con un tasso di disoccupazione ancorato all'8% nel biennio.
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