Le ultime due settimane sono state assai intense per via dei numerosi appuntamenti con le banche centrali, a cominciare da FED e BCE. Nei prossimi giorni invece gli investitori si concentreranno prevalentemente sui dati macro in arrivo, anche se il calendario è abbastanza scarno.
Gli appuntamenti per gli investitori
Dagli Stati Uniti arriveranno gli ultimi report sull'inflazione PCE core (la misura preferita dalla Fed per l’inflazione), le vendite al dettaglio, il PIL, le richieste di disoccupazione. Ma si tratta di dati di secondo livello, meno attraenti. Gli investitori sanno che difficilmente questi report potranno incidere in modo forte su una FED che si è mostrata molto decisa nel proseguire con l'atteggiamento da "falco".
La FED andrà avanti
Anche se arrivassero dati particolarmente deboli, che suggeriscono un raffreddamento dell’economia, la banca centrale è determinata a effettuare un'altra stretta entro fine anno e mantenere i tassi di interesse elevati ancora a lungo.
Questo ha spinto il dollaro negli ultimi giorni della scorsa settimana, anche se il biglietto verde non è riuscito ad estendere significativamente il suo rally. Ad ogni modo l'indice del dollaro ha chiuso la decima settimana consecutiva di rafforzamento a 105,5, ma gli indicatori che anticipano il trend dicono che potrebbe ancora andare avanti.
Non solo eventi economici
Negli USA in questi giorni terrà banco anche la questione politica. In special modo il possibile shutdown del governo e l’impeachment del presidente Biden possono avere ripercussioni sui mercati. Se i Repubblicani non giungono ad un accordo per un finanziamento di breve termine per evitare lo shutdown del governo USA il 30 settembre, la chiusura del mese/trimestre potrebbe essere traumatica.
Altri eventi macro
Gli investitori guarderanno con attenzione anche alle scorte settimanali di petrolio greggio USA, dopo l’aumento dei prezzi della scorsa settimana con tanto di morning star pattern trading. Dopo 4 settimane consecutive di cali, la scorsa settimana le scorte sono aumentate e questo potrebbe far pensare ad un calo della domanda a fronte dell’aumento dei prezzi dei carburanti.
Staremo a vedere anche i PMI manifatturieri e servizi cinesi, l’inflazione core Tokyo dal Giappone, l’inflazione da Germania e Spagna.
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