giovedì 2 novembre 2023

Economia, malgrado tutto torna la fiducia tra gli italiani

Sembra esserci un maggiore ottimismo da parte dei risparmiatori italiani, stando ai numeri di Acri, che ha realizzato un'indagine con Ipsos sul clima di fiducia nel nostro Paese.
Anche se lo scenario dell'economia continua a spaventare, tra conflitti geopolitici, inflazione e tassi di interesse elevati, il futuro fa un po' meno paura di prima.

L'indagine sulla fiducia nell'economia

Questa piccola iniezione di fiducia riporta al periodo che c'era prima dello scoppio della pandemia, anche se va precisato che comunque continuano a prevalere i pessimisti sugli ottimisti circa il destino dell'economia. 

Tuttavia la forbice si è ridotta, perché il saldo complessivo è passato dal -32 che c'era un anno fa (ossia 58% pessimisti contro 26% ottimisti), a -25%. Questa riduzione è frutto sia di un aumento degli ottimisti, che di un calo dei pessimisti.

I dati analitici

Quello che è migliorato notevolmente è il clima di fiducia riguardo alle proprie prospettive economiche personali. Quelli che ritengono di vivere un miglioramento nel prossimo triennio sono decisamente cresciuti. Tra questi una bella fetta è rappresentata dai ragazzi più giovani, ossia di età compresa fra i 18 e 30 anni. Seguono i Millenial (31-44 anni) che recuperano le attese.

I fronti del pessimismo

Quello che invece rimane avvolto da un certo pessimismo è l'aspettativa sull'economia nazionale. Il rapporto tra pessimisti e ottimisti è addirittura più del triplo in questo caso (54% contro 17%). Il motivo principale che ha intaccato la fiducia è la politica portata avanti dalla BCE riguardo ai tassi di interesse. Per contrastare l'inflazione, la Eurotower ha alzato il costo del denaro mettendo così in difficoltà molte famiglie e imprese, che devono pagare un conto più salato per mutui, prestiti e finanziamenti.

Un'altra fonte di pessimismo riguarda il futuro economico durante la terza età. Malgrado nell'ultimo anno ci sia stato un miglioramento, c'è ancora un 72% un di persone molto preoccupate per quello che accadrà una volta finito di lavorare.

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