Nel 2024 la ricchezza totale mondiale è tornata a salire, ma questa crescita non ha coinvolto l'Italia dove anzi è stata registrata una diminuzione del patrimonio medio per adulto.
E' quanto emerge dal Global Wealth Report del 2024 realizzato da UBS.
I numeri sulla variazione del patrimonio
Se nel 2023 era stato registrato un calo del 3% rispetto all'anno precedente, finora il 2024 segna l'inversione di tendenza con il patrimonio medio globale che è tornato a crescere ad un ritmo del 4,2%. L'incremento avviene soprattutto in due aree ossia, l'EMEA (Europa, medio oriente ed Africa) e l'Asia-Pacifico. Tuttavia, il forte trend crescente iniziato dopo il 2008 si è notevolmente ridimensionato.Il miglioramento in termini di patrimonio totale medio a livello globale discende principalmente dal calo dei livelli di inflazione avvenuto negli ultimi mesi. Questo ha consentito alla crescita reale di superare quella nominale.
Situazione territoriale
A livello di singoli paesi, il patrimonio medio per adulto più elevato spetta alla Svizzera, seguita da Lussemburgo Hong Kong e Stati Uniti. Balzano in avanti la Turchia il Qatar e la Russia.
Il club dei super-ricchi
Anche se la ricchezza globale media è cresciuta, bisogna sottolineare che gran parte di essa rimane nelle mani di poche persone. Sono appena 14 i super miliardari a livello planetario, con un patrimonio individuale superiore ai 100 miliardi di dollari. Messo assieme, il loro patrimonio totale supera i 2000 miliardi di dollari (il club esclusivo viene guidato da Jeff Bezos, Elon Musk e Bernard Arnault).
Se consideriamo il numero di "semplici" milionari più elevato, la concentrazione maggiore sia negli Stati Uniti (38%), seguiti da Cina e Regno Unito.
La fotografia dell'Italia
Come detto all'inizio, lo scenario italiano invece è molto più offuscato. Da noi il patrimonio medio pro capite per adulto è addirittura sceso nel 2023. Soltanto in altri tre paesi (Grecia, Spagna e Giappone) c'è stato un calo analogo. Va precisato che la perdita di ricchezza interessa soprattutto le fasce patrimoniali più basse, mentre invece quelle più alte continuano ad incrementare il proprio patrimonio. La conseguenza è che la disuguaglianza economica è aumentata del 15% negli ultimi anni.
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