I dati riguardanti il primo quadrimestre del 2024 conferma che, nell'ambito del commercio internazionale, il vino italiano riscuote ampi consensi. Le esportazioni infatti hanno vissuto una crescita importante. Peraltro i produttori si aspettano ulteriori miglioramenti anche in futuro.
I dati riguardanti il commercio
In base al report pubblicato dall'osservatorio Uiv-Vinitaly, tra gennaio e aprile i volumi di vino italiano esportati nel mondo sono cresciuti del 5,8%. Per quanto riguarda invece i dati in valore, l'incremento è stato del 7%. Complessivamente, il volume d'affari che ha raggiunto i 2,5 miliardi di euro.Questi risultati sono il frutto di una grande accelerazione che c'è stata soprattutto nel mese di aprile, quando le esportazioni hanno conosciuto un vero e proprio boom.
La corsa di Russia e Giappone
L'incremento delle esportazioni di vino italiano si lega soprattutto all'aumento dei flussi di commercio verso la Russia e il Giappone. Questi due paesi sono infatti stati protagonisti del 60% dell'aumento complessivo di export di vino italiano.
Il rovescio della medaglia è che ci si aspetta che questo slancio si sgonfi un poco di qui ai prossimi mesi, dal momento che in Russia si sono accumulate molte scorte in vista dell'aumento delle accise entrate in vigore dal primo maggio (le aliquote sono cresciute fino al 243%).
In Giappone invece, i i forti flussi sono stati legati probabilmente alla legge di riforma dell'autotrasporto merci, che ha spinto ad accrescere i volumi di carico per ridurre il numero di viaggi. Si è verificato quello che si chiama stress da approvvigionamento.
L'andamento trimestrale
Per quanto riguarda il saldo trimestrale del commercio di vino italiano in uscita verso l'estero, secondo i dati pubblicati da Istat, Stati Uniti e Germania segnano un incremento del 3% ma è soprattutto il Regno Unito a realizzare un vero e proprio slancio in avanti con più 12%. Molto bene anche il saldo del Canada,+5%, mentre si registra un calo trimestrale del commercio di vino italiano con destinazione la Cina (scende da più 11% a +3%).
Nessun commento:
Posta un commento