Nel terzo trimestre in Italia sembra essere tornata la voglia di imprenditorialità. In base ai dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio, il numero di attività è cresciuto complessivamente di oltre 15mila unità (con l'impresa individuale che resta la scelta predominante per i nuovi imprenditori).
Sono state ben 62 mila le nuove iscrizioni avvenute durante questo periodo. Tuttavia il quadro non è omogeneo, soprattutto a livello settoriale.
Risultati per settore di attività delle imprese
Per quanto riguarda i singoli settori, quello delle costruzioni continua ad avere il saldo migliore in valore assoluto, con 3.841 imprese in più, malgrado il trend crescente si sia attenuato. Le attività professionali (+1,09%), quelle dei servizi alle imprese (+0,79%) e quelle del turismo (+0,65%, grazie alla spinta record del periodo estivo) si confermano in fase espansiva.Le note dolenti riguardano commercio e manifattura, che hanno un saldo prossimo allo zero. Il contributo dell’artigianato al saldo generale è stato di 1.153 unità come differenza tra 16.459 nuove imprese artigiane nel trimestre e 15.306 che, nello stesso periodo, hanno cessato di operare.
Andamento per territorio
A livello geografico, il terzo trimestre di quest'anno ha mostrato una vitalità diffusa trasversalmente in tutto il Paese. Le 4 macro-aree (Nord-Est, Nord-Ovest,Centro, Sud e Isole) hanno un saldo in positivo.
La Lombardia è la regione più dinamica, con un aumento del numero di imprese pari a 3.322 (tasso di crescita stabile allo 0,35%). Bene anche Milano e Roma, con una performance positiva rispettivamente dello 0,46 e 0,44%. Tra le province spiccano Rieti, Latina e Frosinone, che vantano ragguardevoli tassi di crescita (rispettivamente +1,44%, +0,59% e +0,50%).
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Tendenza storica
Bisogna aggiungere che, malgrado il saldo netto del numero di imprese sia cresciuto, l'ultimo trimestre evidenzia una vitalità contenuta del nostro sistema imprenditoriale. Infatti il risultato è inferiore alla media trimestrale degli ultimi dieci anni. Il tasso di crescita nazionale si attesta stabilmente allo 0,26%, senza variazioni significative rispetto al 2023.
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