Continua a proseguire l'escalation sui mercati internazionali a causa delle tariffe commerciali decise dagli Stati Uniti settimana scorsa. Si è fatta altissima soprattutto la tensione con la Cina. La nuova tornata di dazi tra Pechino e Washington minaccia anche la tenuta del mercato del carbone da coke.
Il carbone e le tariffe commerciali
Da oggi scatta un'ulteriore tariffa statunitense del 34% sui prodotti cinesi (oltre a quella del 20% già in vigore). Ma Pechino non ci sta e ha risposto con dazi commerciali di analoga entità (34%) sui beni statunitensi, che scatterà domani, ossia il giorno seguente a quello indicato dall'amministrazione Trump. Ciò significa che verrà colpito anche il carbone americano che viene esportato in Cina, visto che sarà soggetto ad una tariffa complessiva del 52%.Questo nuovo scenario si manifesta proprio nel momento in cui le esportazioni statunitensi di coke cominciavano a riprendersi, e ciò probabilmente costringerà i fornitori a stelle e strisce a cercare altrove nuovi acquirenti. Difficilmente però saranno in Asia, che sotto questo punto di vista presenta un mercato già saturo.
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Il rapporto USA-Cina e il mercato del carbone
Bisogna ricordare che per i fornitori di carbone da coke, la Cina è un mercato fondamentale, dal momento che parliamo del produttore di acciaio più grande al mondo. Peraltro tutto questo avviene mentre gli esportatori statunitensi già devono affrontare difficoltà legate alla domanda debole e ai prezzi bassi dell'ultimo periodo. A luglio dello scorso anno i future sul carbone da coke erano quotati a 1.600 mentre oggi siamo attorno quota 1.000. I segnali trading gratis sono peraltro ancora negativi.
Secondo un recente report, nel primo trimestre le esportazioni statunitensi di coke sono scivolate a 6,6 milioni di tonnellate, segnando un calo di quasi il 50% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
Va detto che i prezzi del carbone statunitense erano diventati già poco competitivi a causa del dazio del 15%, che Trump aveva imposto a febbraio (che aveva portato quello totale effettivo al 18%).
I dazi sull'acciaio
Infine, bisogna evidenziare che le tariffe commerciali sull'acciaio potrebbero portare anche ad una riduzione della domanda globale di questo metallo, e di conseguenza ridurre anche la richiesta di carbone da coke. Lo scenario quindi si fa estremamente complicato e rischia di sconvolgere il mercato del carbone, finché non ci sarà una schiarita sul fronte della battaglia a colpi di tariffe commerciali tra USA e il resto del mondo.
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