Nell'ultimo anno le persone con una ricchezza da capogiro che hanno deciso di spostare la loro residenza fiscale nel nostro paese è cresciuto di quasi un terzo. Il motivo? Sicuramente più di uno, ma fra tutti il più importante è il regime fiscale che prevede tasse più leggere per chi vanta patrimoni importanti.
Attirati dalle tasse flax
La legge che ha determinato un progressivo aumento dei "paperoni" che scelgono l'Italia come residenza risale al 2017, quando era in carica il Governo Matteo Renzi. Nella legge di bilancio era introdotta una misura che consentiva di versare tasse forfettarie pari a €100.000 sui redditi esteri. Nell'agosto 2024 il decreto omnibus ha portato questa soglia a 200 mila euro, prendendo così la situazione meno competitiva rispetto alla generosissima versione originaria. Ma tuttavia questo non ha fermato la tendenza crescente di ricchi che spostano la loro residenza fiscale in Italia.
I numeri
In base ai dati dell'Agenzia delle Entrate, nel 2023 ben 1495 milionari stranieri avevano spostato la loro residenza del nostro paese, segnando un incremento del 31,6% rispetto all'anno prima, quando erano 1136. C'è un numero importante che va sottolineato, ossia 425 di questi non sono i ricchi veri e propri bensì i loro familiari. Infatti il nostro regime agevolato di tasse permette di estendere l'imposta forfettaria anche ai familiari (pagando per ognuno 25 mila euro in più, per un massimo di 15 anni). In sostanza l'intero nucleo familiare può venire a vivere in Italia beneficiando di tasse più favorevoli di quelle che avrebbero in patria.
La tendenza crescente sta proseguendo anche nell'ultimo periodo. I dati parziali del 2024 infatti hanno evidenziato ulteriori 716 richieste di interpello (ossia per capire se ci sono le condizioni per accedere all'agevolazione) pervenute all'Agenzia delle Entrate.
Il dubbio sulla legittimità
Va detto che una misura del genere già all'epoca della sua introduzione fece storcere il naso a molti, perché si tratta di un'agevolazione sulle tasse che viene concessa a chi già possiede una grande fortuna. Peraltro ciò accade in un Paese in cui la pressione fiscale sui cittadini "qualunque" è molto elevata.
Dubbi di legittimità sono stati espressi anche dalla Corte dei Conti, principalmente per il fatto che dopo il trasferimento della residenza nel nostro paese, non c'è alcuna certezza di capire se i beneficiari abbiano davvero contribuito alla crescita della nostra economia nazionale (che rappresentava La ratio della misura originale).
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