giovedì 26 giugno 2025

Valute digitali, il Texas apre la strada a una nuova era

Negli ultimi giorni una notizia importante ha riguardato il mondo delle valute digitali. Con una mossa senza precedenti per il mondo della finanza pubblica, lo stato americano del Texas ha istituito ufficialmente una riserva statale di Bitcoin. Si tratta del primo fondo pubblico di questo genere al mondo.

Le due leggi chiave sul fondo pubblico in valute digitali

Per realizzare questa riserva strategica statale sono state necessarie due leggi, la SB21 e la HB4488. La prima affida alla tesoriere texano la gestione diretta di un nuovo fondo speciale, separato dal bilancio statale del binario. In questo modo si crea una riserva dedicata esclusivamente alla regina delle valute digitali, senza i paletti rigidi di spesa pubblica o ingerenze di tipo politico.

Con la seconda legge scatta il divieto dell'utilizzo di questi fondi per finalità diverse dall'acquisto di Bitcoin. Anche se gli acquisti della più importante tra le valute digitali non dovessero avvenire in tempi brevi, comunque le somme stanziate rimarranno ferme perché vincolate alla valuta virtuale per eccellenza. Una sorta di market to limit.

Legge stringente e requisiti rigorosi

Dal momento che si tratta del primo fondo pubblico legalmente protetto e autonomo che si basa sulle volute digitali, lo Stato texano ha istituito una serie di requisiti rigorosi, a cominciare dalla capitalizzazione di mercato degli asset inclusi nel portafoglio. Dovrà essere almeno 500 miliardi di dollari. Al momento solo Bitcoin soddisfa questo requisito, come si può vedere su qualsiasi broker opzioni binarie Italia.

Inoltre la legge texana stabilisce che ci sia una supervisione esperta per la gestione di questo fondo. Sarà affidata a un comitato consultivo di 5 membri, tutti con grande esperienza nel settore delle valute digitali. Il compito è affiancare il tesoriere nella predisposizione delle strategie di investimento.

L'entusiasmo del mondo cripto

Una notizia del genere ha fatto felici gli appassionati del mondo delle valute digitali. Si tratta infatti dell'ennesimo riconoscimento istituzionale di Bitcoin e compagnia. Peraltro tutto questo avviene in un momento assai particolare per le cripto. Nonostante le turbolenze geopolitiche recenti, Bitcoin ha dimostrato una insospettabile resilienza. La regina delle valute digitali ha mantenuto la soglia dei 100 mila dollari, e si sta riavvicinando a livello record oltre 111mila.

martedì 24 giugno 2025

Consumi, una spinta sta per arrivare dalla quattordicesima

Entro la metà di luglio, circa 8 milioni di lavoratori dipendenti riceveranno in busta paga la quattordicesima (gran parte di essi è impiegata nel terziario). Una boccata di ossigeno, che al tempo stesso sarà importante anche per dare una spinta ai consumi nel periodo estivo.

La destinazione della quattordicesima verso i consumi

Secondo un sondaggio Ipsos per Confesercenti, l'ammontare complessivo della quattordicesima - circa 12,3 miliardi di euro, quasi mezzo miliardo in più rispetto allo scorso anno - quest'anno sarà in special modo destinata ad incrementare i consumi.

La principale voce per la quale sarà destinata riguarda le vacanze. Quasi un intervistato su due infatti ha dichiarato che una bella fetta dello stipendio extra sarà destinata alla programmazione di vacanze e viaggi. 

L'iniezione di liquidità aggiuntiva sarà destinata anche al risparmio, secondo il 24% degli intervistati, e agli acquisti in saldo per il 19% degli intervistati. Una quota comunque rilevante (15%) la utilizzerà invece per il pagamento di spese arretrate o essenziali, come le bollette o le rate per mutui o altri finanziamenti. Un altro 15% sarà destinato alle spese sanitarie.

L'enorme beneficio della quattordicesima 

Non c'è dubbio che la quattordicesima sarà una boccata di ossigeno per milioni di famiglie italiane, che potranno consentirsi vacanze o spese come i centri estivi per i figli o gli acquisti in saldo, ai quali molti invece avrebbero dovuto rinunciare senza questo stipendio.

L'importanza della quattordicesima sta nel fatto che essa rompe la rigidità dei bilanci domestici, fornendo un sostegno davvero concreto, oltre che una spinta psicologica che alimenta i consumi. E' eclatante il fatto che solo l’8% ritiene che non abbia un impatto significativo sulle proprie finanze.

La proposta di una tassazione agevolata 

Proprio per queste motivazioni, da molti è giunta una proposta di una tassazione agevolata sulla quattordicesima. Secondo  Confesercenti, bisognerebbe abbassare l'aliquota sostitutiva al 10% su queste mensilità extra (stesso discorso vale per la tredicesima) perché in questo modo verrebbero liberati altri 8 miliardi di euro per i consumi.

mercoledì 18 giugno 2025

Tasso di interesse, la Bank of Japan congela il livello allo 0,5%

Come si aspettavano i mercati, la Bank of Japan ha deciso di lasciare invariato il costo del denaro al termine della riunione di politica monetaria di giugno. Con una decisione unanime infatti il comitato ha confermato il tasso di interesse principale allo 0,5%.

La decisione su acquisto titoli oltre al tasso di interesse

Oltre a confermare il tasso di interesse al livello più alto dal 2008. La Bank of Japan ha deciso inoltre di ridurre l'importo degli acquisti di obbligazioni sovrane (JGB), per ridurre gradualmente ma in modo costante la sua politica monetaria ultra-accomodante.

Con una maggioranza di 8 a 1, è stato deciso di abbassare l'importo degli acquisti mensili diretti a circa 2.000 miliardi di yen nel periodo gennaio-marzo 2027. L'importo sarà ridotto, in linea di principio, di circa 400 miliardi di yen per trimestre fino al periodo a marzo 2026. A partire da aprile 2026, poi la riduzione verrà portata a 200 miliardi di yen (per trimestre) fino a marzo 2027. 

Le preoccupazioni della BoJ

La banca centrale nipponica ha deciso di percorrere questa strada per via delle forti incertezze che riguardano l'economia nazionale e quella globale. Secondo l'istituto, l'economia giapponese si è ripresa moderatamente, ma è stata osservata una parziale debolezza. I pericoli però sono le forti tensioni geopolitiche e la questione dei dazi, che hanno aumentato le aspettative di inflazione "moderatamente".

Nel corso del G7 in Canada, il primo ministro Ishiba e il presidente Trump non sono riusciti a raggiungere un accordo tariffario. Saranno così necessari ulteriori colloqui tra Tokyo e Washington, per provare a raggiungere un accordo.

NB. Sulla valuta giapponese e altri asset si possono negoziare anche opzioni vanilla (broker con cui negoziare ce ne sono tanti).

La reazione del mercato

La decisione della BoJ sul tasso di interesse, proprio perché largamente attesa, non ha avuto grande impatto sullo yen giapponese. Il cambio USDJPY è leggermente salito oltre la soglia di 145, ma dall'inizio dell'anno è sceso di circa il 10%. Intanto le candele giapponesi pattern evidenziano una situazione più incerta di recente.

Intanto il rendimento dei titoli di Stato a 10 anni è salito a circa l'1,47%, mentre sul mercato azionario l'indice Nikkei 225 è aumentato dello 0,59% per chiudere a 38.537 punti. Il più ampio indice Topix invece è salito dello 0,35% a 2.787 martedì, estendendo i guadagni della sessione precedente.

lunedì 16 giugno 2025

Risparmio, gli italiani superano i 6000 miliardi nel loro salvadanaio

Gli italiani continuano a confermarsi un popolo di grandi risparmiatori. In base ad una recente indagine condotta dalla Fabi, risulta che il risparmio degli italiani ha raggiunto la soglia dei 6mila miliardi di euro alla fine del 2024. Si tratta di un record assoluto.

La corsa del risparmio

Questa cifra è la somma del risparmio che viene detenuto in diversi strumenti finanziari: conti correnti, titoli azionari, titoli di Stato, fondi comuni, assicurazioni. Rispetto alla fine del 2023 c'è stata una crescita di oltre 250 miliardi di euro, ossia un incremento del 4,3%

Se viene fatto un confronto rispetto al periodo antecedente alla pandemia, ossia il 2019, l'aumento del risparmio nei salvadanai italiani è stato del 29% circa.

Le principali forme di impiego

Lo strumento preferito per allocare il proprio risparmio sono i fondi comuni di investimento. Rispetto al 2023, lo scorso anno c'è stata una crescita delle somme allocate pari al 17,6%. Le somme allocate sono giunte a 850 miliardi, evidenziando un appetito crescente per i prodotti più dinamici diversificati.

Anche i titoli di Stato continuano a riscuotere grande successo. BOT e BTP hanno aumentato gli afflussi di denaro per 62 miliardi lo scorso anno, avvicinandosi alla somma complessiva di 500 miliardi. Ciò si deve anche al grande successo che hanno riscosso le ultime emissioni retail, anche per via degli alti tassi di interesse. Va segnalato un ritorno di fiamma per la finanza pubblica, con il debito italiano che è tornato ad attirare le famiglie grazie soprattutto ai rendimenti più elevati.

Azioni

Il mercato azionario ha vissuto una crescita più ridotta. Le famiglie italiane detengono circa 1755 miliardi di euro in titoli azionari, con un aumento di 17 miliardi rispetto all'anno precedente. Malgrado la forte volatilità, questo tipo di investimento ha avuto una tenuta importante.

Forse può interessare: le Borse nel 2024 hanno vissuto un altro anno d'oro.

I conti correnti e i conti deposito

Se nel 2023 c'era stato un rallentamento, il 2024 segna una nuova crescita della liquidità sotto forma di depositi e conti correnti. Si è passati infatti da 1577 miliardi a 1593 miliardi, con un incremento percentuale minimo ma comunque da evidenziare. Bisogna evidenziare l'aumento della liquidità giacente sui conti correnti, che ha raggiunto quota 1192 miliardi di euro.

martedì 10 giugno 2025

Bilancio in chiaroscuro per le EuroBorse. Milano cala dello 0,6%

Termina con un bilancio a tinte miste la giornata delle Borse europee. Mentre Milano e Francoforte scendono, Parigi e Madrid salgono (e lo stesso fa fuori dal blocco anche Londra). Gli investitori sono concentrati sugli sviluppi che arrivano da Londra, dove si svolgono i colloqui tra la delegazione statunitense e quella cinese, per cercare un accordo sulla battaglia dei dazi.

Intanto si guarda anche ai dati macro, visto che domani sarà pubblicato il report sull'inflazione negli Usa, che potrebbe orientare le decisioni future della FED (che si riunisce settimana prossima).

Fine giornata, ecco il bilancio

Alla chiusura delle contrattazioni, a Milano l’indice Ftse Mib giornata cede lo 0,6% a 40.207 punti. Sulla stessa linea il FTSE Italia All-Share, che ha perso lo 0,58%, chiudendo a 42.692 punti. Sulla parità il FTSE Italia Mid Cap (-0,04%); in frazionale progresso il FTSE Italia Star (+0,3%). 

Nel resto d'Europa il bilancio è a tinte miste. Salgono Parigi (+0,2%), Amsterdam (+0,7%) e Londra (+0,23%), scendono Francoforte (-0,6%, molti hanno fatto scalping dax 1 minuto nella seduta odierna) e l’Ibex35 spagnolo (-0,2%). A Wall Street scambi in rialzo.

I numeri di Piazza Affari

Sul principale listino milanese il bilancio migliore è quello di Stellantis (+4,97%), che allunga la serie di sedute positive ma che comunque da inizio anno ha perso circa il 30% del valore. Giornata molto positiva per i titoli energetici come Saipem +3,11%, Eni +2,41% e Tenaris +2,39%.

Sul fronte opposto, affonda anche oggi Leonardo -6,3%. Male anche i titoli bancari: Banca Popolare di Sondrio (-3,43%), Bper (-3,13%), Banco Bpm (-2,6%) e Unicredit (-2,59%).
Sotto pressione anche Unipol, con un forte ribasso del 3,12% che gli fa disegnare una Marubozu candela.

Gli altri mercati

Sul fronte valutario, l'euro-dollaro resta stabile su 1,14. Si muove poco anche l'oro sul mercato valutario, mentre avanza il Petrolio.
Scende lo spread, attestandosi a +88 punti base, con un calo di 2 punti base, mentre il BTP decennale riporta un rendimento del 3,38%. Ora l’Italia paga soltanto 0,9 punti percentuali in più rispetto ai costi di rifinanziamento decennali della Germania, vicino ai minimi da 15 anni.

giovedì 5 giugno 2025

Banche, dal 28 giugno nuove regole per i prelievi al bancomat

Tra poche settimane scatteranno delle importanti novità per le banche, ma soprattutto per i possessori di un bancomat. Infatti dal 28 giugno potremmo trovarci di fronte ad uno scenario completamente diverso rispetto a quello al quale eravamo abituati.

Le nuove regole per le banche

Alla fine di questo mese tutti gli istituti dovranno adeguarsi ad alcune regole che rientrano nella riforma del sistema interbancario europeo. Tra le finalità di questa riforma c'è una maggiore trasparenza dei costi e delle condizioni praticate dagli istituti. 

Ed è qui che entrano in ballo gli ATM. Per tutte le banche, a partire dal 28 giugno sarà obbligatorio indicare la commissione che viene praticata per ogni prelievo. Prima che esso venga effettuato.

A partire da quella data, quindi, chiunque di noi si recherà allo sportello ATM per prelevare denaro, vedrà l'indicazione della somma che l'istituto tratterrà sotto forma di commissione. Dopo potremmo decidere se effettuare ugualmente il prelievo oppure no.

Vantaggi e svantaggi

La trasparenza che garantisce questa novità sicuramente è un punto a vantaggio dei clienti delle banche. Tuttavia, rischia anche di diventare un boomerang, perché apre un terreno nuovo alla concorrenza. Se in precedenza era la banca del cliente a determinare la commissione per il prelievo presso altri istituti, adesso tutte le banche potranno decidere se applicare commissioni per i prelievi ai propri sportelli, e anche scegliere nei confronti di chi.

La concorrenza e le strategie

Se nei centri con maggiore "affollamento" bancario, gli istituti potrebbero scegliere di azzerare le commissioni per rendersi più attraenti agli occhi dei clienti, quelli che prestano servizi in centri dove c'è la desertificazione bancaria (prevalentemente i piccoli centri o quelli distanti dalle metropoli), il fatto di agire senza concorrenti potrebbe spingerli a imporre commissioni più o meno elevate al prelievo. 

Chi potrebbero essere più danneggiate da questo scenario sono le banche digitali, ossia quelle che operano quasi soltanto online, che quindi non hanno sportelli propri  Le altre banche potrebbero decidere di "punirle" addossando maggiori costi ai prelievi.

lunedì 2 giugno 2025

Mercati finanziari, Trump e la BCE sono al centro dell'attenzione

Le rinnovate tensioni sul fronte commerciale si mescolano a importanti appuntamenti macroeconomici, facendo immaginare che ci sarà un'altra settimana volatile sui mercati finanziari. In particolare, i fari saranno puntati sulla Casa Bianca e sulla BCE, che si riunisce in meeting.

L'appuntamento clou dei mercati finanziari

Le accuse del presidente Trump alla Cina - che secondo il presidente USA avrebbe violato un accordo commerciale - e l'annuncio di dazi al 50% su acciaio e alluminio sono destinati ad alimentare la tensione sui mercati finanziari

Sempre dagli USA giungeranno alcuni rilasci economici chiave, a partire dal tanto atteso rapporto sul lavoro (i Non Farm Payrolls dovrebbero essere aumentati di 130k a maggio). Tutti questi appuntamenti potrebbero incidere sul dollaro, che ha chiuso anche la scorsa settimana sotto quota 100, e continua a muoversi dentro un rettangolo trading pattern

Focus sull'Europa e la BCE

In settimana ci sarà la riunione di politica monetaria della BCE. I mercati finanziari prevedono che l'istituto centrale taglierà il tasso di interesse principale di 25 punti base. Inoltre l'inflazione principale nell'area dell'euro dovrebbe essere scesa al 2,1%, il livello più basso in 7 mesi e vicino all'obiettivo del 2% fissato dalla banca centrale.
Sempre in Europa, la banca centrale della Polonia dovrebbe mantenere i tassi di interesse stabili. Dal Regno Unito si aspettano gli indicatori di credito BOE.

NB. Quando decidete di fare operazioni sui mercati valutari, fate sempre delle valutazioni su diversi forex Time frame, per avere un'analisi più completa. 

Il resto del mondo

Tra gli appuntamenti nel resto del mondo, spicca la riunione della Banca del Canada. La BoC dovrebbe lasciare i tassi di interesse fermi. Sempre dal Paese nordamericano giungeranno alcuni dati chiave tra cui il rapporto sull'occupazione di maggio, le letture PMI da S&P Global e Ivey e dati sul bilanciamento commerciale.

Un'altra banca che si riunirà in settimana è la Reserve Bank of India. I mercati finanziari si aspettano un taglio del tasso di repository chiave per la terza riunione consecutiva, viste le letture di inflazione continuamente in ribasso.
In Cina, si prevede che l'NBS PMI ufficiale rifletterà un'altra contrazione a maggio, sebbene il più ampio indicatore di Caixin abbia previsioni più ottimistiche.