I dettagli del calo dell'export
Il calo più evidente è stato registrato per le esportazioni dei prodotti dell'agricoltura (-5,5%). Quelli dell'industria alimentare invece sono in flessione più lieve, solo -2,4%. A tal proposito, però, va sottolineato che si tratta comunque della discesa più significativa degli ultimi due anni.A incidere su questo calo sono stati soprattutto due fattori. Anzitutto il diffuso rallentamento del commercio internazionale a luglio. In secondo luogo il lieve apprezzamento dell'Euro sul Dollaro USA.
Nel complesso, nei primi sette mesi dell'anno 2016 la performance dell'export agroalimentare è comunque in crescita (2%) rispetto ai primi sette mesi del 2015. Questo è dovuto al buon andamento delle vendite del settore dell'industria alimentare, che sono cresciute più di quelle dei prodotti agricoli (rispettivamente, +2,35 e +0,8%).
Malgrado tutto questo, però, nel complesso l'export nazionale comunque evidenzia il posizionamento della componente agroalimentare, per il suo trend positivo e dinamico sui mercati esteri. Nel tempo la dipendenza dall'estero dell'Italia per i prodotti agroalimentari si è notevolmente ridotta. Il bilancio del valore degli scambi è passato infatti dal -8,2% dei primi sette mesi del 2015 al -6,4% di quest'anno. Si è abbassata l'incidenza delle importazioni sul totale degli scambi, per via della flessione degli acquisti dall'estero di prodotti lavorati. La dipendenza dall'estero di prodotti agricoli invece rimane molto alta.
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