sabato 12 ottobre 2019

La valuta digitale di Facebook potrebbe già essere in pericolo

Ancora manca molto tempo al lancio ufficiale, ma per la valuta digitale di facebook il clima è già molto cupo. Dopo l'abbandono di Paypal e quello del capo del prodotto Simon Morris, le cose sono addirittura andate peggiorando, visto che venerdì hanno detto addio al progetto anche i colossi Mastercard, Visa, eBay e Stripe.

Quanti addii al progetto della valuta digitale

Una defezione dopo l'altra, che adesso mettono addirittura a rischio la stessa vita di Libra. Il progetto di Facebook di mettere in circolazione il prossimo anno una valuta digitale e un sistema di pagamento sta vacillando, visto che sono venute meno le collaborazioni con gli attori principali del mercato. Ed è una prospettiva che spaventa il colosso di Menlo Park, perché proprio in Libra riponeva grosse speranze di trovare forme di monetizzazione alternative alla pubblicità.

Va detto che sin dal momento dell'annuncio di questo progetto, a giugno scorso, sia le banche centrali che i legislatori e le autorità avevano accolto con freddezza l'idea. La loro preoccupazione è che che la valuta digitale possa agevolare il riciclaggio di denaro e altri reati. Anche Trump si era scagliato duramente contro Libra. Inoltre nessuno dei colossi colossi dell’economia digitale era entrato nel gruppo delle 28 società firmatarie dell’Associazione Libra. Ne' Google, ne' Amazon, ne' Microsoft e nemmeno Apple.

Zuckerberg alla Commissione servizi finanziari

All'orizzonte intanto c'è un appuntamento molto importante. Il prossimo 23 ottobre infatti, Mark Zuckerberg si presenterà avanti alla commissione servizi finanziari della Camera americana, alla quale dovrà spiegare i suoi piani per la criptovaluta. Il fondatore del colosso social, appena un paio di settimane fa, aveva detto che con Libra, l'azienda sta adottando un approccio molto più attento rispetto ai suoi progetti precedenti. Secondo alcuni, proprio questa "convocazione" sarebbe alla base delle recenti defezioni.

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