sabato 15 dicembre 2018

Banca centrale di Russia, ecco la mossa che sorprende i mercati

La sorpresa prima del week end arriva dalla Russia, dove la banca centrale ha deciso di alzare il principale tasso di riferimento di 25 punti base, portandolo al 7,75%. Gli economisti stimavano un tasso stabile al 7,5%.

La mossa della banca centrale russa

Questa decisione ha natura proattiva e mira a limitare i rischi di inflazione che rimangono elevati (soprattutto nell'orizzonte a breve termine), e contrastare l'incertezza sulle future condizioni esterne. Ma nonostante questa mossa della banca centrale russa, il Rublo è calato (con tanto di piercing line pattern forex) sul mercato valutario per via di un'altra notizia.

Infatti oltre a ritoccare il costo del denaro, la Banca di Russia ha annunciato la ripresa degli acquisti forex a partire dal 15 gennaio, dopo averli sospesi ad agosto (reagendo a un indebolimento del rublo). Il governatore Elvira Nabiullina ha riferito che tali operazioni di acquisto riprenderanno "per intero", per ricostituire le riserve statali. Essi tendono a esercitare una pressione al ribasso sulla valuta, che infatti dopo la notizia è scesa. Ciò contrasta con l'opinione del mercato secondo cui la banca centrale potrebbe ridurre i volumi di acquisti di valute il prossimo anno rispetto a quest'anno.

Il rublo dopo la decisione della banca centrale

Dopo la decisione della banca centrale il rublo russo si è indebolito a un minimo di una settimana rispetto al dollaro, dopo aver toccato 66,23 la coppia Usd-Rub è salita a 66,75. Su una qualsiasi piattaforma trading online demo gratis senza deposito abbiamo anche visto che contro l'euro, il rublo è sceso dello 0,03% a 75,26. La valuta russa ha altresì risentito della pressione rialzista sul dollaro, dopo i solidi dati sulle vendite al dettaglio di novembre negli Stati Uniti. Anche i prezzi del petrolio hanno avuto un impatto negativo sulle attività della Russia, poiché il petrolio greggio Brent, un punto di riferimento globale per le principali esportazioni della Russia, è sceso dello 0,41% a 61,20 dollari al barile.

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