I tassi di interesse e i trader
I trader si aspettano senza dubbio che ci sarà il quarto rialzo del 2018 del costo del denaro. Tuttavia la convinzione è che l’istituto centrale Usa esprimerà una certa cautela per il futuro. In special modo la frenata sarebbe indotta dai timori per un rallentamento della crescita globale. Del resto gli indizi in tal senso ci sono tutti, e anche i recenti dati macro sull'economia americana hanno offerto un quadro abbastanza contrastato. La spinta forte in sostanza si è attenuata. Il presidente Usa Donald Trump peraltro ha più volte rimproverato la Fed anche solo considerare una stretta monetaria alla luce delle incertezze dell’economia.Suggerimento: quando si fanno investimenti sulle valute, occorre sempre scegliere il migliore Time frame trading forex in base all'asset che si negozia.
Cosa succederà al dollaro?
Le aspettative che la Fed si prenda una pausa nel percorso di rialzo dei tassi di interesse, unitamente alle prospettive che la guerra commerciale tra Usa e Cina non cesserà a breve, nonché la nuova ondata di volatilità dei mercati, hanno spinto alcuni investitori a interrogarsi se il rally del dollaro continuerà anche nel 2019. Da qui le vendite sul biglietto verde. A fronte di un rafforzamento delle divise rifugio come yen e franco svizzero sostenute dai timori per l’economia globale, l’euro ha toccato il massimo di una settimana a 1,1405 sul dollaro (qui ci sono le previsioni andamento franco svizzero euro 2019).Riguardo al futuro, gli investitori ritengono che la Federal Reserve non si discosterà troppo dal suo programma sui tassi di interesse. Almeno per il momento potrebbe lasciare la porta aperta a due/tre rialzi per il prossimo anno. Eventualmente correzioni più forti potrebbero essere fatte a inizio 2019.
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