venerdì 23 ottobre 2020

Banche, l'allarme di Visco: "Il Covid potrebbe avere conseguenze molto pesanti sul sistema"

La crisi da Covid potrebbe far cadere qualche banca. A dirlo non è uno qualunque, ma il governatore di Bankitalia Ignazio Visco. In occasione della seconda conferenza Baffi Carefin, il numero uno dell'istituto centrale ha preannunciato uno scenario molto complesso per le nostre banche. Al punto di non escludere per alcuni istituti conseguenze pesanti.

L'effetto del Covid sulle banche

Non c'era alcun dubbio che la pandemia, con tutte le gravissime conseguenze economiche che ha portato, avrebbe avuto effetti pesanti anche sulle nostre banche. Come evidenzia il governatore, ci sarà un probabile aumento delle perdite sui crediti, e questa rappresenta "una questione cruciale". Le perdite su crediti dovrebbero concretizzarsi nei prossimi mesi, e proprio di fronte a questa prospettiva, "diverse banche hanno già iniziato ad aumentare sostanzialmente i propri accantonamenti".

Equilibrio delicato

Per questo Visco si rivolge ai responsabili politici, avvertendoli che dovranno proseguire nella strada dei prestiti agevolati alle aziende in difficoltà. Infatti il contesto rimane ancora molto incerto, e una rimozione anticipata dei prestiti provocherebbe ulteriori rischi. Per questo "si richiede una cauta estensione delle misure in scadenza", ha sottolineato il banchiere centrale.
Si sottolinea la parola "cauta". Infatti la crisi ci ha messi in un vicolo stretto: da una parte è necessario continuare a sostenere l'economia, ma dall'altra occorre anche anche evitare di destabilizzare le banche. Anche il credito di manica larga potrebbe essere molto dannoso, e portare ad "allocazioni indesiderate del credito verso imprese non redditizie".

Il tema dei Npl

Un altro tema caldo affrontato da Visco riguarda la gestione delle sofferenze da parte dell'Unione europea (In Europa è in discussione un possibile alleggerimento delle regole sugli Npl, verso le quali ci sono molti pareri critici). In tal senso, il governatore auspica la partecipazione di investitori privati alle badbank  focalizzate sulla gestione degli Npl.

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