giovedì 8 aprile 2021

Banca centrale americana, dai verbali arriva la conferma: nessuna sterzata restrittiva all'orizzonte

C'era molta attesa di conoscere il contenuto della minute FED, relative all'ultimo meeting di politica monetaria (16 e 17 marzo). Alla fine però la banca centrale americana non ha riservato alcuna sorpresa. Nei verbali infatti non c'è alcun appiglio che possa far intravedere una mossa restrittiva prima del 2023.

Cosa dice la banca centrale americana

Nel meeting che si è concluso con la conferma dei tassi nella forbice 0-0,25%, la FED ha confermato di ritenere appropriata l'attuale politica monetaria. Che prevede anche un piano di acquisti mensili di asset (QE) per un valore di 120 miliardi di dollari.
Secondo la banca centrale USA, l'economia a stelle e strisce è ancora lontana dal raggiungere gli obiettivi che sono stati prefissati a lungo termine.

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Rischio inflazione bilanciato

In particolare, riguardo al timore di una inflazione che potrebbe esplodere all'improvviso, la banca centrale ritiene che i rischi siano bilanciati. Malgrado questo, alcuni membri avanzano delle preoccupazioni su quali possano essere gli effetti - sulla stabilità finanziaria - di una politica monetaria espansiva e condizioni finanziarie accomodanti.
Al tempo stesso però si ritiene ancora necessario proseguire con forti stimoli economici, perché ci vorrà del tempo prima di avere sostanziali progressi verso gli obiettivi prefissati.

Pandemia

La pandemia resta in cima ai pensieri della banca centrale americana. I membri del FOMC infatti ritengono ancora molto presenti i rischi per l'outlook economico, a causa dei contagi da Covid. Tuttavia, la percezione del pericolo si è decisamente abbassata grazie alla resilienza dell'economia e al sostegno fiscale attuato.
Quanto al mercato del lavoro, il FOMC sottolinea nelle minute che "le condizioni sono migliorate nei mesi di gennaio e di febbraio", ma l'occupazione "è rimasta ben al di sotto dei livelli di inizio 2020".

La reazione dei mercati alle minute della banca centrale americana è stata tiepida
. Il dollaro non si è smosso granché rispetto al suo andamento fiacco degli ultimi giorni, sia nelle copie maggiori che nelle coppie di valute più volatili. Anche Wall Street ieri ha chiuso quasi invariata.

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