Oltre alle trimestrali, l'evento più atteso sui mercati azionari USA era senza dubbio il debutto di Coinbase al Nasdaq. Si tratta della piattaforma per lo scambio al dettaglio delle maggiori valute digitali (Bitcoin, Ehter, Litecoin,ecc).
L'evento era atteso perché si trattava della prima volta che un crypto-exchange sbarcava a Wall Street con una quotazione diretta.
Cosa significa per le valute digitali
Il debutto al Nasdaq è stato per Coinbase all'insegna della volatilità e del successo. Il prezzo del titolo, che era partito da 250 dollari per azione, è schizzato subito del 52%, per poi arrivare a 430 in un paio d'ore appena. Analogamente a quanto succede per le valute digitali, il prezzo poi è ridisceso per chiudere a 328,28 (capitalizzazione iniziale di mercato di 85,8 miliardi).Al di là dell'andamento della quotazione, lo sbarco di Coinbase sul Nasdaq è una questione soprattutto di prestigio per l'intero mondo delle valute digitali.
La "criptomania" non è più una moda, ma un evento che è penetrato a buon diritto nei mercati finanziari internazionali. Per la prima volta si sono incontrati il mercato tradizionale di Wall Street e quello molto alternativo delle criptovalute.
Il tutto succedeva mentre Bitcoin fissava un nuovo record, salendo oltre i 63 mila dollari. Inoltre le figure di continuazione del trend trading danno ancora ottimismo ai "tori".
Aziende che ci credono, banche centrali e FED
Ricordiamo però che se Wall Strett e le crypto si sono ufficialmente incontrati ieri, molte grandi aziende quotate avevano da tempo strizzato l'occhio alle valute digitali. Tesla, Amazon, Paypal, e via dicendo.
Ma anche e soprattutto le banche centrali si stanno ponendo il problema della circolazione parallela di valute il cui valore ha superato i 2 mila miliardi di dollari.
Nota operativa: uno dei modi per fare investimenti sulle valute digitali è quello di sfruttare la teoria delle onde di elliott wave.
Va detto anche che, nonostante il successo di Coinbase, lo scetticismo delle più alte sfere della politica economica mondiale rimangono ancora scettici verso le criptovalute. Appena ieri Powell (capo della fED), ha ribadito di ritenerli "strumenti speculativi", per nulla assimilabili alle monete tradizionali. Cosa che invece vogliono fare le banche centrali: creare euro digitale, dollaro digitale, che però siano mezzi di pagamento non aleatori come le criptovalute.
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