giovedì 10 giugno 2021

Banca centrale europea, il meeting di giugno sembra avere un esito scontato

Da giorni i mercati si stavano muovendo con prudenza, in attesa di un doppio evento che caratterizzerà la giornata di giovedì. Verrà reso noto il dato sull'inflazione USA, ma soprattutto ci sarà il meeting di politica monetaria della Banca centrale europea.

Ma cosa dobbiamo aspettarci da questa riunione?

La riunione della Banca centrale europea

La maggior parte degli esperti ritiene che la Banca centrale europea non cambierà nulla della sua strategia attuale. Sono cioè convinti che la BCE rimarrà ancora fortemente accomodante.
Non dovrebbero quindi cambiare ne' i tassi di interesse, ne' l'importo degli acquisti di Bond di Stato mediante il programma PEPP (al ritmo di 80 miliardi mensili).

Riflessi sull'euro

L'approccio della BCE potrebbe avere delle conseguenze importanti sull'euro. Bisogna infatti tenere conto che la natura economica della UE è orientata alle esportazioni, e questo significa che avere un euro troppo forte rispetto al dollaro, potrebbe danneggiare la nostra bilancia commerciale. Infatti innescherebbe una crescita delle importazioni, dato l'aumento del potere di acquisto della moneta unica.

Alla Banca centrale europea uno scenario del genere non piace, e siccome sarebbe conseguenza della riduzione degli stimoli, è lecito attendersi che l'Eurotower si muoverà il più tardi possibile in questa direzione, anche perché la pandemia si sente ancora e sta rallentando la ripresa economica.

Nota: quando si decide di fare investimenti sulle valute, occorre imparare prima alcuni concetti come ordine sell limit significato.

Stimoli e conseguenze

Per questo i trader non si aspettano annunci sulla riduzione delle misure di stimolo da parte della Bce.
Nel frattempo l'euro è stato scambiato a $ 1,218, con una candela shooting star pattern. E' in calo rispetto al massimo di oltre quattro mesi di $ 1,2265 raggiunto a maggio, in seguito al rilascio di dati economici contrastanti. L'economia dell'Eurozona si è contratta meno di quanto inizialmente previsto nel primo trimestre; mentre i dati deludenti per la Germania hanno mostrato un deterioramento inaspettato del morale degli investitori di giugno, un calo sia della produzione industriale che degli ordini di fabbrica per aprile e un aumento delle esportazioni inferiore alle previsioni.

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