venerdì 25 giugno 2021

Tassi di interesse, la Fed rimane sola sulla possibile svolta hawkish

Dopo il meeting della Federal Reserve tenutosi settimana scorsa, sono arrivate le risposte della BCE e della Bank of England sul tema del rialzo dei tassi di interesse. I due istituti del vecchio Continente hanno ribadito che per il momento non vogliono seguire l'istituto americano, qualora decidesse di anticipare i tempi della stretta monetaria.
Sia per Francoforte che per Londra i tempi non sono ancora maturi dare il via ad un processo di normalizzazione.

Crescita economica e tassi di interesse

La FED quindi al momento è solo nella sua svolta hawkish. Del resto bisogna considerare che se tutta l'economia globale sta venendo fuori dalla crisi pandemica, lo sta facendo però su piani molto differenti.
Negli Stati Uniti la crescita procede a un ritmo molto sostenuto (crescita del 6,4% nel primo trimestre). Quindi l'economia a stelle e strisce potrebbe reggere in maniera molto più efficace ad una eventuale stretta monetaria sui tassi di interesse.
Lo certifica Wall Street, dove l'indice S&P 500 ha superato ieri il massimo storico toccato lo «scorso 14 giugno. Problemi be diversi li sta avendo chi fa scalping sul Dax.

Forse può interessare: le prospettive sui tassi di interesse incidono anche sul franco svizzero, previsioni cambio euro dollaro.

Eurozona e Regno Unito

Discorso diverso invece se si guarda al Vecchio Continente. L'economia della Eurozona, così come ha sottolineato la BCE nel Bollettino mensile, non è ancora al riparo da rischi di ricadute. Ci sono soprattutto le incertezze alimentate dalla diffusione di nuove varianti covid.
Inoltre la ripresa economica nella Eurozona procede in modo disomogeneo. Per questo motivo la BCE continuerà ad essere prudente e seguirà una direzione molto accomodante sui tassi di interesse.

Si è "smarcata" dalla FED anche la Bank of England, che ha deciso di reprimere ogni tentazione di adottare il rialzo dei tassi di interesse prima del previsto. L'istituto centrale britannico, che si è riunito in meeting giovedì, ha lasciato invariato il tasso di interesse e anche il piano di acquisto titoli da 895 miliardi di sterline.
Va aggiunto che il Regno Unito si trova conteggiare una nuova giornata impennata contagi da varianti.

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