Grazie ai continui segnali di miglioramento dell'economia, la Banca d'Italia ha deciso di allinearsi alla BCE, rimuovendo i limiti alla distribuzione dei dividendi e al riacquisto azioni da parte degli istituti italiani non significativi (ossia le banche che sono sotto la sua diretta vigilanza).
Semaforo verde per le banche
A spingere Bankitalia verso questo passo sono le ultime proiezioni macroeconomiche, che forniscono un quadro più ottimistico riguardo all’economia.Per questo motivo è adesso possibile fare un passo indietro rispetto alle misure restrittive, e tornare ai criteri del processo SERP per la valutazione del capitale, dei piani di distribuzione dei dividendi e dei programmi di riacquisto di azioni. Tutto analogamente a quanto fatto dalla Bce per le banche significative.
Il processo Srep (Supervisory review and evaluation process), è quel sistema di revisione e valutazione prudenziale della solidità degli istituti. Si attua sintetizzando i risultati emersi dall’analisi degli istituti di vigilanza per un dato anno, e viene utilizzato per indicare alla banca le azioni da intraprendere.
Gli avvertimenti alle banche
A partire dalla fine di settembre, le banche non significative potranno quindi tornare a distribuire dividendi e procedere al riacquisto di azioni proprie sul mercato.
Ma Bankitalia avverte di conservare una certa prudenza nell'intraprendere tali azioni. In special modo, invita le banche a considerare attentamente la sostenibilità del loro modello di business.
Un altro aspetto che devono tenere in considerazione è il rischio che, allo scadere delle misure di sostegno introdotte in risposta alla pandemia Covid-19, possano verificarsi ulteriori perdite tali da impattare sulle relative traiettorie patrimoniali.
La Raccomandazione sui dividendi e sulle politiche di remunerazione rimane in vigore fino al 30 settembre 2021, quindi con riferimento ai dividendi, le prossime decisioni dovranno essere assunte nel quarto trimestre del 2021.
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