martedì 9 novembre 2021

Prestiti alle imprese, dalle banche 13 miliardi in meno in 12 mesi

Nel corso dell'ultimo anno, i prestiti alle imprese sono crollati di circa 13 miliardi. E' quanto emerge dal rapporto mensile redatto dal centro studi di Unimpresa, che riconduce il fenomeno ad uno sgonfiamento dell'effetto delle garanzie statali.

I numeri dei prestiti alle imprese

I dati contenuti nel rapporto dicono che tra l'agosto del 2020 e lo stesso mese del 2021, c'è stato un calo del 2% degli impieghi delle banche verso le imprese. Si è infatti passati da 671,6 miliardi a 657,8 miliardi. Dodici miliardi in meno, come detto.

Se confrontiamo questo andamento con il periodo settembre 2019-settembre 2020, si vede che i prestiti alle aziende da parte delle banche hanno subito una forte inversione di rotta. Durante quel periodo infatti, grazie alle garanzie statali per far fronte all’emergenza Covid, i finanziamenti erano aumentati di 60 miliardi, con una variazione positiva del 13%.

Prestiti alle famiglie

Fortunatamente, non si è avuto lo stesso trend per i prestiti alle famiglie, che sono saliti invece di 21,4 miliardi (+3%), passando da 633,1 a 654,6 miliardi.
In questo caso si avverte sprattutto l'effetto della crescita dei mutui, aumentati di oltre 16 miliardi (+4%). Sono infatti saliti da 386,8 miliardi a 403,3 miliardi.

Il giochetto delle banche

Questi dati evidenziano che le banche non sono più interessate al paracadute offerto allo Stato. Lo hanno invece sfruttato eccome durante la pandemia, per sostituire i vecchi finanziamenti con quelli nuovi. 
La misura ha fatto quindi flop, perché se in teoria serviva ad assicurare liquidità alle imprese in un periodo particolarmente avverso, alla fine non solo non ha fatto giungere denaro fresco, ma i rischi delle banche sono stati scaricati sulle finanze pubbliche. Infatti è sulle tasche dei contribuenti che finiranno per scaricarsi quelle linee di credito coperte che non verranno più rimborsate.

Sofferenze in calo

Per quanto riguarda le sofferenze sui prestiti, c'è stato un calo totale. Quelli che non sono stati rimborsati sono infatti passati da 65 miliardi a circa 47 miliardi, in discesa di oltre 18 miliardi (-27%).

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