mercoledì 5 gennaio 2022

Commercio, al via i saldi in tutta Italia. Ma la spesa rimarrà inferiore al pre-pandemia

La stagione dei saldi comincia in tutte le regioni italiane. I consumatori possono cominciare a cercare offerte e promozioni ovunque, mentre finora lo avevano potuto fare solamente quelli residenti in Sicilia e Basilicata (dove sono iniziati il 2 gennaio) e Valle d'Aosta (saldi invernali dal 3 gennaio).
Gli unici che dovranno aspettare ancora saranno quelli del Trentino, dove gli operatori del commercio possono decidere autonomamente quando cominciare i saldi, e nell'Alto Adige dove c'è chi dovrà aspettare fino al 8 gennaio.

I saldi speranza per il commercio

È fuori di dubbio chi che il settore del commercio guarda a questa tornata di saldi invernali come un'ancora di salvezza per le proprie casse, appesantite da un altro anno molto altalenante a causa del Covid. Sperando che non ci siano nuove restrizioni, il 60% circa delle imprese del commercio al dettaglio ritiene che il numero dei clienti che entreranno in negozio per i saldi non sarà molto diverso da quello dello scorso anno.

I numeri di Confesercenti

Anche se la pandemia sicuramente si farà sentire sulla spesa degli italiani, secondo Confesercenti circa il 40% è determinato a sfruttare sconti e promozioni.
La spesa media durante questo periodo potrebbe oscillare tra 120 e 150 euro. Questo porterebbe ad un giro d'affari per il commercio di circa 4,2 di euro, ovvero 300 milioni in più rispetto alla spesa dello scorso anno. Ciononostante, rimaniamo ancora molto distanti dalle cifre del 2020, quando poco prima che scoppiasse l'ondata pandemica gli italiani spesero con i saldi invernali oltre 5 miliardi di euro.

Prodotti richiesti e canali di vendita

Per quanto riguarda le preferenze di acquisto, dovrebbero essere abbigliamento (93,4%) e calzature (84,1%) i prodotti più ricercati durante il periodo dei saldi. Tuttavia, in termini di crescita percentuale dovrebbero essere articoli sportivi e accessori a segnare l'incremento maggiore rispetto allo scorso anno.
Riguardo invece ai canali del commercio, la maggior parte delle persone sì rivolgerà ai propri negozi di fiducia mentre il 40% sceglierà di rivolgersi al canale online, che ha avuto un boom durante il periodo acuto della pandemia.

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