Come si pensava ormai già da diversi giorni, la Federal Reserve ha deciso di intensificare la sua aggressiva politica monetaria. La banca centrale statunitense ha infatti alzato il tasso di interesse di riferimento di 75 punti base nella riunione di giugno. Adesso il costo del denaro si trova in una forchetta fra l'1,50 e l'1,75%.
La decisione non è stata unanime, visto che Esther George ha votato contro, perché preferiva una stretta da mezzo punto.
L'inflazione e la banca centrale
La Federal Reserve ha così operato la stretta monetaria più vigorosa dal 1994 per combattere un'inflazione che continua a marciare a passo da record, sui top di 40 anni (a maggio 8,6%). La Banca Centrale Americana inoltre ha preannunciato una serie di rialzi più aggressivi, che dovrebbero portare il costo del denaro alla fine dell'anno attorno al 3,4%. Tuttavia Jerome Powell ha precisato che la stretta di 75 punti base non deve essere considerata come una regola, ma come un una tantum.
Il capo della Banca Centrale Americana ha precisato che la Fed adotterà un atteggiamento flessibile per far scendere l'inflazione senza indurre alcuna recessione economica. Powell ha assicurato che la banca centrale ha "gli strumenti e la determinazione" per combattere il caro-prezzi e centrare il target di un'inflazione del 2%.
Outlook economico
Riguardo alle prospettive economiche a stelle e strisce la Federal Reserve evidenzia una frenata del PIL che quest'anno dovrebbe crescere dell'1,7%, decisamente meno del 2,8% stimato in precedenza. L'inflazione è invece attesa quest'anno al 5,2%.
Annotazione operativa: può essere molto interessante approfondire la strategia bande di Bollinger e Rsi.
La reazione dei mercati
La decisione della Banca Centrale Americana ha provocato un lieve rimbalzo di Wall Street, e In un primo momento anche una frenata della corsa del dollaro.
Tuttavia il biglietto verde questa mattina ha ricominciato a correre, e il cambio con l'euro si ritrova nuovamente vicinissimo alla soglia di 1,04. Chi sa come fare scalping Forex ne ha beneficiato. Ricordiamo che il Dollar index invece è vicino ai massimi ventennali.
Nessun commento:
Posta un commento