Nella maggior parte dei casi le trattative vengono chiuse direttamente via web, spesso con una singola mail. Della buona vecchia stretta di mano non c'è più l'ombra, e ci si arriva solo a giochi fatti quando è il momento di prendere possesso dell'abitazione. Ma va anche sottolineato che neppure la presenza di una intermediazione dei siti specializzati può essere una valida garanzia di transazioni trasparenti.
I rischi connessi agli affitti
Tornando all'allarme riguardo il "nero", va detto che è purtroppo una pratica diffusa in tutto il territorio Nazionale. Di sicuro però ci sono delle aree maggiormente a rischio, come il meridione. A partire da Roma fino a scendere lo stivale il fenomeno è diffuso.I dati peggiori sono quelli che arrivano dalla Campania e dalla Sicilia, dove si stime che addirittura il 75% degli affitti sia concordato senza alcun contratto. Stesso problema anche per Liguria e Lazio, mentre a Roma si arriva a picchi del 70%. Anche in Sardegna si raggiungono valori elevati di affitti senza contratto, circa il 50%.
Le mosche bianche ci sono. Ad esempio Toscana e Trentino Alto Adige, dove soltanto una casa su tre non è in regola. La regione più virtuosa però è la Valle d'Aosta, dove si stima che soltanto una casa su cinque sarà affittata irregolarmente.
Truffe e affitti
Riguardo invece al fenomeno delle truffe, è chiaro che anche questo si collega in qualche modo agli affitti in nero, perché chi prende una casa vacanze senza contratto poi non ha appigli legali di fronte alle brutte sorprese. Secondo i network immobiliari interpellati da Adnkronos, spesso il cliente scopre l'inganno solo quando inizia la vacanza e raggiunge la propria meta dei sogni. Per lo più i problemi riguardano difformità tra la casa vista (e prenotata) su internet rispetto a quella che è realmente. Ma anche le condizioni spesso sono diverse da quelle pattuite. Si arriva poi ai casi estremi, dove le case non esistono affatto. Truffa al 100%.Dal punto di vista geografico, anche questo fenomeno è più presente al Sud e nelle grandi città, dove si stima si verifichi in un caso su 4, specie se il tutto viene fatto tramite internet. Campania e Sicilia sono in testa a questa speciale e poco edificante classifica, dove si raggiunge una media del 35% di rischio truffa.
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