giovedì 11 gennaio 2018

Lavoro, corsa contro il tempo per far cambiare idea a Embraco

Cominciare l'annuo nuovo perdendo il lavoro. Ecco il tristissimo scenario che ha riguardato i dipendenti della Embraco in Italia, a Riva di Chieri (To). In questa azienda venivano prodotti i compressori per frigoriferi Whirlpool. Fino a qualche giorno fa qui trovavano lavoro ben 535 persone, ma adesso il sito produttivo chiuderà e 497 posizioni (di cui 5 sono dirigenti) salteranno. E pensare che solo fino a pochi anni fa qui erano impiegati oltre 1000 addetti. In Italia rimarrà solo una filiale commerciale mentre l’attività produttiva vera e propria verrà dislocata in altri centri produttivi di Embraco. Probabilmente in Slovacchia. Se non altro, la conservazione di un ufficio commerciale in Italia permetterà all'azienda di continuare ad assistere la propria clientela.

Accordo difficile per salvare il lavoro

lavoro embracoLa situazione è precipitata di recente. Si temeva una possibile drastica riduzione dei volumi di produzione, e invece lo scenario è stato peggiore del previsto. Da settimane i lavoratori erano in presidio davanti allo stabilimento. Da lunedì prossimo però nessuno di loro tornerà al lavoro, visto che è stata avviata la procedura per licenziamenti collettivi (ex lege 223/91). Dal momento che l'azienda ha deciso di cessare l'intera attività produttiva in Italia, non ci sono misure che possano posticipare o ridurre, in tutto o in parte, la riduzione di personale.

Adesso dovranno passare 75 giorni durante i quali si cercherà di fare una trattativa per convincere l'azienda a cambiare decisione, o al limite valutare altre strade che siano alternative ai licenziamenti. Chiaramente hanno alzato la voce i sindacati, con i quali l'azienda ha detto di voler collaborare per trovare soluzioni perseguibili e su misura per il personale coinvolto. Anche se per adesso continua sulla linea intransigente mirata a dismettere l’attività produttiva.

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