Il silenzio di Draghi
Partiamo dai dati (abbiamo usato il broker Plus500 è sicuro e affidabile). Dopo la notizia che in Germania si va creando una nuova Grosse Koalition di governo la moneta unica è volata, sfruttando la euforia già presente dal giorno prima, quando le minute della Bce hanno ventilato la possibilità di una revisione anticipata della cosiddetta forward guidance. Già soltanto uno di questi fattori sarebbe bastato a spingere l'euro. Tutti e due assieme hanno prodotto il risultato di catapultare la moneta della Eurozona ai record di 3 anni sul biglietto verde.I mercato hanno annusato la possibilità che il rialzo dei tassi potrebbe finire in agenda prima del previsto. E allora le parole di Draghi sulla necessità di andarci cauti che fine hanno fato? Perché il numero uno della BCE è rimasto in silenzio?
È chiaro che qualsiasi trader, dopo aver deciso quale piattaforma trading scegliere, si è fiondato a comprare euro. Nessuno si è curato della evidente contraddizione nella comunicazione della banca centrale, che di solito non è mai dissonante. Ma Draghi al momento rimane silente. Magari sarà perché s'è convinto che non è tanto l'euro ad essere forte, quanto il dollaro a essere debole? Forse. Washington è impantanata nelle politiche protezionistiche di Trump, letali per il dollaro e altrettanto poco salutari per il Paese. Magari Draghi ha preferito il silenzio per evitare di toccare equilibri che ora come ora sembrano instabili e delicatissimi.
Nessun commento:
Posta un commento