I driver della sterlina
Per alcuni giorni di questa settimana, la sterlina ha continuato a pagare le perduranti incertezze sul fronte Brexit, ma anche i dati deludenti sull'inflazione resi noti all'inizio della settimana. Ecco perché questa ventata di ottimismo che si respira oggi è ben vista dai mercati. Come detto, è stata innescata da un report sull'attività retail molto più solida di quanto fatto nel primo trimestre. Tuttavia, nonostante il sorprendente balzo delle vendite al dettaglio, la prospettiva di sterlina è stata leggermente modificata.Dopo il deludente dato sull'inflazione molti analisti ritengono che la Bank of England (BoE) abbia pochi motivi per rialzare i tassi di interesse in tempi brevi. Nel complesso quindi il 2018 sembra destinato ad essere un anno poco lusinghiero per l'economia del Regno Unito. I mercati stanno attualmente valutando una probabilità del 40% circa di aumento dei tassi ad agosto e una probabilità del 60% di tassi entro la fine dell'anno.
Il dollaro
Sul fronte del dollaro invece, un'ondata di vendite si è abbattuta sul biglietto verde dopo che la Federal Reserve ha mostrato un tono cauto sul percorso di normalizzazione dei tassi. Inoltre la Fed ha anche lasciato intendere che è disposta a tollerare l'inflazione temporaneamente al di sopra del target del 2%. Il prossimo rialzo dei tassi avverrà a giugno, ma le possibilità che nel 2018 possano esserci 4 aumenti dei tassi sono crollate.Nonostante tutto, la prospettiva per il tasso di cambio tra sterlina e dollaro USA è ribassista e i trading pattern candlestick più affidabili lo confermano. Questo a meno che i risultati del Prodotto interno lordo (PIL) del Regno Unito di venerdì non siano sorprendentemente forti. A quel punto gli investitori potrebbero diventare più ottimisti sulle prospettive economiche della Gran Bretagna e questo potrebbe aumentare gli acqusiti sulla Sterlina.
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