I gravi danni al mercato automobilistico
Secondo l'agenzia di rating Moody's, la domanda globale di auto scenderà «significativamente» nei prossimi mesi, soprattutto in Europa e Nord America. Questa riduzione è quantificata nel 14% nel primo trimestre del 2020 per arrivare al 33% circa nel secondo trimestre. Si tratta di condizioni operative senza precedenti, che si ripercuotono sul rating dei grandi protagonisti del mercato automobilistico. Ad esempio Toyota, che aveva il profilo creditizio più forte, ha già subito un taglio del proprio rating da Aa3 ad A1. Stesso discorso per Honda, declassata ad A3 da A2. Un altro colosso del mercato automobilistico come Nissan, ha subito un declassamento ulteriore (era già in difficoltà) da Baa1 a Baa3.Moody's taglia tutti
Il discorso non sarà molto diverso per le compagnie del mondo Occidentale, che la crisi sanitaria la stanno vivendo in ritardo rispetto alla Cina e all'Oriente. Secondo Moody's le vendite per GM e Ford subiranno nell'intero anno una contrazione fino al 18%. Ma se questi sono gli esempi più eclatanti, l'intero panorama delle compagnie che compongono il mercato automobilistico subirà una valanga di declassamenti. Forse l'unica che si salverà sarà Fiat Chrysler Automobiles, ma solo perché la fusione pianificata con PSA potrebbe potenzialmente comportare una valutazione più elevata del gruppo combinato rispetto all'attuale valutazione indipendente di Fca.Un danno enorme l'avranno pure le aziende della componentistica. Moody's ha messo sotto revisione per possibile downgrade il rating di 14 società europee della componentistica automotive, mentre 6 hanno già subito un taglio del giudizio e sono ancora sotto revisione per un ulteriore downgrade.
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