giovedì 5 marzo 2020

Produzione in difficoltà, il Covid ha infettato anche la catena di approvigionamento

Chi di mestire fa l'imprenditore, in questo periodo si trova di fronte a dei timori notevoli. Infatti il problema del covid-19 non riguarda soltanto la salute fisica (il timore di contagio che è sempre un compagno sgradevole di viaggio) ma anche quello della sua azienda. La diffusione del virus infatti ha deteriorato le catene di approvigionamento e di conseguenza la produzione.

Il Covid-19 infetta anche la produzione

Per contenere il numero di casi e la diffusione dell'epidemia, molti paesi hanno imposto forti restrizioni agli spostamenti individuali, cancellando voli da e per alcuni paesi. Questa misura ha riguardato in primo luogo la Cina, il paese da dove tutto ha avuto inizio. La Cina ha più di 100 milioni di operai migranti che sono ora abbandonati nei loro villaggi di origine a causa dell’arresto dei trasporti. Tutto fermo, produzione inclusa.

Adesso la mancanza di pezzi cinesi blocca le imprese in mezzo mondo, che non hanno le necessarie materie prime per continuare il loro ciclo di produzione. I più fortunati hanno potuto sfruttare le scorte di magazzino, che però non sono mica infinite. Va peraltro sottolineato che la Cina non è un paese qualunque, perché parliamo di un Paese che riveste un ruolo chiave nella catena delle forniture globali. Secondo la CNBC, gli effetti delle fabbriche chiuse o riaperte in ritardo colpiranno l'intera economia globale per almeno 6 mesi. E solo pochi giorni fa l'OCSE ha parlato di economia globale a rischio.

Le fabbriche colpite

E così molte imprese automobilistiche sudcoreane e cinesi, hanno dovuto annunciare la chiusura della produzione perché non hanno più il necessario per mandarla avanti. Anche il produttore di aeroplani europeo Airbus ha deciso la chiusura di una fabbrica in Cina. Anche il settore dell'elettronica sta vivendo grossi problemi, dal momento che il mercato della componentistica asiatica è cruciale. La Nintendo ha annunciato che il virus ritarderà la sua nuova console per videogames. Foxconn, che assembla prodotti per Apple, Sony e HP, dal momento che i suoi dipendenti  del complesso industriale a Zhengzhou sono in quarantena.

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