giovedì 25 luglio 2019

Borsa di Milano, guizzo sul gong. Euro ancora in calo sul dollaro

Volumi contenuti e un andamento che oscilla tra denaro e lettera: ecco la giornata povera di spunti della Borsa di Milano, che già si sta calando nel clima da vacanza estiva.

Guizzo finale della Borsa di Milano

Alla fine Piazza Affari ha chiuso in lieve rialzo, grazie ad una accelerata nel finale di seduta. Il FTSE MIB ha terminato a +0,57%, il FTSE Italia All-Share a +0,55%, il FTSE Italia Mid Cap a +0,46%, il FTSE Italia STAR a +0,10%. Se la Borsa di Milano ha piazzato uno sprint sul finale, le principali piazze europee si sono mosse in ordine sparso, con gli indici Pmi del manifatturiero in calo.

I singoli titoli

Alla Borsa di Milano sono stati deboli i titoli bancari, che hanno accusato il tonfo di Deutsche Bank che è scivolata di 1,96% dopo i risultati del secondo trimestre che hanno registrato una perdita superiore alle attese. Diversi operatori hanno adottato una strategia breakout trading pullback. Unicredit cede lo 0,3%, l'altra big Intesa Sanpaolo invece chiude piatta. Male Bper e Ubi, che chiudono in calo di 2,54% e 1,82%.
Sono proseguiti gli acquisti su STM che ha guadagnato il 3,53% all’interno di un comparto high tech europeo ben comprato, sulla scia dei risultati di Texas Instruments con ricavi migliori delle attese nel secondo trimestre. Raccolti i titoli del settore petrolifero. Bene Tenaris (+2,99%) e Saipem (+2,3%).

Dalla Borsa alla valuta

Sul fronte valutario invece, l'euro è sceso ai minimi da due mesi contro il dollaro, a causa dei dati macro deboli che hanno alimentato le aspettative che la Bce si impegni in un allentamento aggressivo della politica monetaria già nel meeting di giovedì. L’euro ha lasciato sul terreno il 2% del suo valore questo mese, e i segnali forex affidabili gratis continuano a puntare sulla debolezza della valuta unica.

Cala anche il dollar index, dopo aver guadagnato per tre sedute consecutive, in vista della riunione della Fed in programma la prossima settimana. Pesa anche la stima flash dell'indice PMI manifatturiero di luglio negli USA, che si è attestata a 50 punti dai 50,6 punti di giugno, sul livello più basso da settembre 2009.

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