domenica 24 agosto 2025

Costo dei dazi USA per l'Italia, una vera stangata su vino e olio

Finalmente gli USA e l'UE sono riuscite a raggiungere un accordo sulle tariffe commerciali. Per lo più saranno dazi al 15%, che non è poco ma neppure quanto si temeva fino a poche settimane fa. Il guaio è che alcuni settori patiranno un costo molto alto, perché gli USA sono il principale mercato di sbocco. 

Un miliardo di costo

Il grido d'allarme è stato lanciato da Coldiretti, e riguarda i nostri prodotti agroalimentari. A causa dei dazi americani il settore subirà un costo di circa 1 miliardo di euro (o meglio, un mancato guadagno), e verrà colpita l'intera filiera del cibo Made in Italy. I prodotti più colpiti saranno vino, olio, pasta e comparto suinicolo.

Anche se i negoziati tra USA e UE proseguiranno dopo l'accordo, per vedere di spuntare qualche esenzione o una minore portare delle tariffe, è improbabile che  si riuscirà a ottenere l'esclusione dei prodotti agroalimentari di eccellenza dalla lista dei dazi.

Vino e olio i prodotti più colpiti

Facendo due conti, il danno è davvero pesante. Gli Stati Uniti infatti rappresentano il principale mercato extra-Ue per l'agroalimentare italiano. Il nostro export negli USA nel 2024 ha sfiorato gli 8 miliardi di euro. A causa dei dazi, il costo maggiore lo patirà il vino italiano, perché l'impatto dei dazi americani sarà di oltre 290 milioni. E se il dollaro dovesse svalutarsi ancora rispetto all'euro, allora il danno crescerà. 

Subito dopo il vino, il prodotto made in Italy più colpito sarà l'olio extravergine di oliva. A causa delle tariffe ci sarà un costo aggiuntivo superiore a 140 milioni. Verrà colpita duramente anche la pasta di semola, con quasi 74 milioni di euro in più. 

Un trend negativo che già si percepisce

Al di là delle stime, preoccupa il fatto che i primi numeri concreti già evidenziano i danni delle tariffe commerciali. In questi primi tre mesi di applicazione dei dazi aggiuntivi al 10%, l'export agroalimentare italiano verso gli Usa ha segnato un calo del 2,9% in valore, secondo un'analisi Coldiretti su dati Istat del commercio estero. E' il primo calo mensile dell'agroalimentare negli Stati Uniti dal settembre 2023.

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