L'ultima seduta di una settimana corta per via delle vacanze Pasquali (Piazza Affari riaprirà soltanto martedì prossimo) si chiude con un bilancio negativo per i listini azionari del vecchio continente.
I fattori che hanno determinato il rosso in bilancio
L'attenzione dei mercati azionari del vecchio continente è stata caratterizzata soprattutto dalla riunione della Banca Centrale Europea. Come si aspettavano gli operatori di mercato, l'istituto di Francoforte ha deciso di tagliare i tassi di interesse per 25 punti base, e probabilmente altri tagli ci saranno nelle prossime riunioni.
Il bilancio dei listini azionari resta comunque ancorato soprattutto alle notizie che arrivano sul fronte commerciale. Intanto Trump litiga a distanza con il numero uno della Federal Reserve, Powell, che però tira dritto per la sua strada sulla politica monetaria dell'Istituto a stelle e strisce.
I numeri delle borse europee
Alla fine della giornata, il bilancio per il principale listino di Piazza Affari, il FTSE MIB, segna un calo dello 0,2% con l'indice che torna sotto i 36.000 punti.
Perdite anche sugli altri listini del vecchio continente. L'indice DAX40 tedesco perde lo 0,5%, l'Ibex spagnolo perde lo 0,2% e l'indice francese perde lo 0,6%. Chiusura piatta invece per il mercato azionario londinese.
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I singoli titoli
A Milano è stato soprattutto il giorno dei titoli del settore energetico, anche grazie al rialzo del petrolio. Il titolo migliore del giorno è stato Saipem che ha guadagnato il 2,17%. Rialzi anche per Enel +1,08%, ENI +0,8% e A2a + 0,8%. Le vendite maggiori si sono concentrate su Moncler, che ha chiuso la giornata con un bilancio in rosso del 2,5%. A Milano sono negative anche le banche: Popolare di Sondrio -1,59%, Banco Bpm -1,61%, Bper -1,48%, Unicredit -1,44% (dati Pocket Option nuovo link).
Gli altri mercati
Sul fronte valutario, l'euro ha perso leggermente quota rispetto al Dollaro dopo la riunione della BCE. Il cambio EURUSD scivola verso 1,135, ma l'indice del biglietto verde continua a perdere quota.
Sul mercato delle materie prime intanto si risolleva il petrolio, con il Brent che giunge a quota 67 dollari. Lo spread tra Btp 10 anni e Bund 10 anni arretra a 117 punti base e sono in calo anche i rendimenti, rispettivamente al 3,64% e 2,47%.