Il piano di abbandono della Gran Bretagna da parte di molte banche è già cominciato. Secondo quanto riporta "Observer", molti istituti si stanno preparando a un trasloco al di fuori del Regno Unito, a causa dei timori crescenti generati dalla Brexit. I primi dovrebbero essere i piccoli istituti che potrebbero concretizzare l'addio già prima di Natale. Per i grandi invece ci vorrà più tempo.
Banche al lavoro per "scappare" dalla Brexit
Il capo della British Bankers’ Association (Bba), Anthony Browne, ricorda come quando si votò per la Brexit, la maggior parte delle banche si era schierata contro l'uscita dalla UE.Anche se i colloqui formali con Bruxelles per dare contenuto concreto alla Brexit cominceranno solo marzo, Browne sottolinea che «la maggior parte delle banche internazionali hanno già un team di progetto che lavora per capire quali attività devono essere trasferite fuori dalla Gran Bretagna, e il modo migliore per farlo».
Per gli istituti è necessario spostarsi in un territorio all’interno dell’Unione Europea, in modo da continuare a operare come banca comunitaria. Il «regime di equivalenza» che dovrebbe essere negoziato dalla May con Bruxelles, copre solo una piccola parte dei servizi bancari che i grandi istituti offrono. Inoltre potrebbe essere ritirato praticamente in ogni momento. Un rischio troppo grosso per le banche.
Dire addio ai quartier generali delle attività europee delle grandi banche internazionali, significherebbe incassare un duro colpo per Londra, visto che circa 2 milioni di persone vivono di finanza in Gran Bretagna. Inoltre il settore creditizio pesa per il 12% dell’intero PIL britannico.
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