mercoledì 5 ottobre 2016

Bancari in volo a Piazza Affari sulla scia dei rumors circa il QE

I rumors riguardo la possibile riduzione del programma di QE della Bce, ha messo le ali ai titoli bancari in Borsa. Il FTSE MIB segna un rialzo dell'1,03% mentre gli altri listini continentali ripiegano. Finora non è giunta alcuna conferma da Francoforte riguardo prossime mosse della Bce sull'ammontare del quantitative easing. Gli analisti rimangono orientati dall'idea che si estenderà oltre marzo 2017.

Le performance dei titoli bancari

Intanto a Milano i bancari ringraziano e vanno forte. Soprattutto Ubi Banca sale parecchio (+5,7%), dopo le condizioni poste per l'acquisto di tre delle quattro "good bank" salvate dal fondo di risoluzione durante lo scorso autunno. Vanno forte però anche altri titoli del comparto, come Bper (+5%) e Bpm (+5,1%). In evidenza tra le banche anche Unicredit (+4%) mentre Mediobanca, Banco Popolare (favorita da un "outperform" di Exane) e Intesa Sanpaolo hanno guadagnato oltre il 3%.

L'unica eccezione in una giornata positiva è stata Mps, che ha indossato la maglia nera aggiornando i minimi storici. La capitalizzazione della banca senese è ormai di poco superiore ai 500 milioni di euro. Il Fondo monetario internazionale ha citato la banca senese come esempio di debolezza.

A fare da contraltare agli acquisti nel settore dei titoli bancari, in Europa c'è stato il forte impulso alle vendite sulle utility, le tlc e il comparto dei viaggi oltre che i media. Le vendite che si sono abbattute su Terna, che ha perso il 2,89% a 4,372 euro, e Snam, che ha lasciato sul parterre il 2,44% a 4,724 euro.

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