Il ministro Calenda crede nel rilancio dell'economia
Gli investimenti privati sono il fulcro della manovra finanziaria. Per questo motivo il Governo ha in mente un piano di stimoli fiscali automatici per stimolarli. «Da gennaio dovranno fare la loro parte e utilizzarli», esorta Calenda. Che poi spinge verso l'ottimismo: «Le imprese non devono darsi per vinte, perché non c'è alcuna maledizione che condanna l'Italia al declino. Ce la possiamo fare, anche se il lavoro sarà molto duro e non sarà un anno facile».Il Ministro esamina poi i punti cruciali della legge di Bilancio che sarà presentata a metà ottobre. La prima novità di rilevo è l'abbattimento dell'aliquota Ires al 24%. Poi c'è anche la conferma del super ammortamento. Calenda batte su un punto: «Gli incentivi alle imprese non vanno fatto come una volta, a bando. No, vanno fatti in modo automatico, vanno approvati nella finanziaria e poi starà alle imprese decidere come utilizzarli».
Per quel che riguarda il programma di investimenti e sviluppo Industria 4.0, Calenda si rivolge soprattutto alle imprese meridionali. «Il Sud ha aree di eccellenza, non c'è l'industria 1.0, l'industria sarà tutta 4.0, dunque l'alternativa è abbracciare questa rivoluzione o non fare nulla».
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